Alessandra Portinari:  giornalista professionista, laureata in Ricerca Sociale, Politiche della Sicurezza e Criminalità, collabora con varie testate ed uffici stampa. I suoi interessi scientifici sono legati alle politiche di genere e ai fenomeni migratori. E’ anche sceneggiatrice e regista di alcuni spettacoli teatrali su temi femminili. Nel 2016 è stata insignita del Calendrino dal premio giornalistico Carletti, per il suo impegno a favore di libertà, uguaglianza, tolleranza.

La giornalista abruzzese Alessandra Portinari esamina in questo documentato saggio le origini e lo sviluppo dell’impegno femminile in politica, sia a livello nazionale che internazionale, a partire dal movimento delle Suffragette di Emmeline Pankhurst fino alla presenza femminile nell’Assemblea Costituente e ai movimenti femministi più recenti. Il libro è arricchito da testimonianze di amministratrici locali che raccontano la loro esperienza politica.

Silvia Dai Prà:  è nata nel 1977 a Pontremoli (MS), è cresciuta a Massa e ora vive a Roma. Laureata in Lettere, ha conseguito un dottorato di ricerca su Elsa Morante. Insegna in una scuola serale e si occupa di istruzione per vari giornali e riviste. “I giudizi sospesi” è il suo quarto romanzo.

“I giudizi sospesi” mette in scena venticinque anni della storia di una famiglia, la famiglia Giovannetti, apparentemente felice, ma ad un certo punto minata dall’ingresso di un nuovo elemento, James, con cui la brava e studiosissima figlia Perla inaspettatamente si fidanza. Questa novità andrà a sconvolgere gli equilibri apparenti su cui la vita familiare si basava, rivelandone il lato oscuro, e cambierà l’atteggiamento di Perla in modo imprevedibile. Alla fine del libro i personaggi ci sembreranno diversi dall’inizio, ma in che modo?

Fausto Biloslavo:  nato a Trieste nel 1961, ha pubblicato articoli per le principali testate italiane, tra cui “Il Giornale”, “Panorama” e “Il Corriere della sera”. Ha realizzato servizi per molte emittenti televisive nazionali ed internazionali, raccontando i peggiori conflitti degli ultimi anni, dalla guerra in Afghanistan alle Primavere Arabe, alle battaglie per liberare i territori occupati dall’Isis.

In “Ucraina” Fausto Biloslavo descrive dall’interno gli scenari dell’attuale conflitto tra Federazione Russa e Ucraina, di cui è stato testimone diretto, offrendoci  ritratti autentici di protagonisti sul campo, descrivendo le premesse dell’invasione russa (per capire le ragioni di questa sconvolgente carneficina ai confini dell’Unione Europea, bisogna partire dalle barricate di Maidan nel 2014, dalla zampata russa in Crimea e dall’esplosione della guerra nel Donbass nello stesso anno) e prefigurando possibili scenari per una futura pace.

Zdenek Zeman:  Nato a Praga e costretto a trasferirsi in Italia in seguito all’instabilità derivata dai moti della cosiddetta “Primavera di Praga”, ha ereditato la passione per il calcio dallo zio materno Cestmir Vycpàlek, ex giocatore ed allenatore, due volte campione d’Italia alla guida della Juventus. La carriera da allenatore di Zeman comincia nel 1969 e lo ha visto guidare molte squadre, dal Palermo alla Lazio, dal Cagliari al Foggia e al Pescara. Il suo calcio è riconosciuto per le proprie caratteristiche offensive e spettacolari.

L’allenatore ceco con nazionalità italiana ha sempre avuto un posto speciale nell’immaginario di tifosi ed appassionati. Non incline a compromessi o a mezze misure è stato amato ovunque abbia portato le sue idee. Con la sua filosofia di gioco improntata ad uno stile offensivo e all’insegna del bel calcio, ha lavorato in molte squadre, valorizzando i talenti a sua disposizione (come nel caso del Pescara di Insigne, Immobile e Verratti, allora giovanissimi e futuri campioni d’Europa). In questo libro mette a nudo per la prima volta la sua vita fuori dal campo e racconta con trasporto tutto ciò che ha vissuto e vive nel mondo dello sport più amato d’Italia.

Valerio Varesi:  nato a Torino nel 1959, vive a Parma e scrive per “La Repubblica”. Romanziere eclettico, è il creatore del commissario Soneri, protagonista dei polizieschi che hanno ispirato le serie televisive “Nebbie e delitti” con Luca Barbareschi. I romanzi del commissario Soneri sono stati tradotti in tutto il mondo. Varesi ha inoltre pubblicato per Sperling&Kupfer una propria personale ricognizione della Storia italiana dalla liberazione ad oggi in tre volumi.

A pochi giorni dal Natale, la nebbia e il freddo mordono Parma, ma al commissario Soneri tutta quella frenesia festiva mette solo malinconia e malumore, specie da quando ha avviato l’inchiesta sull’omicidio di Giuditta, detta Ghitta, Tagliavini, l’anziana titolare di una nota pensione nel centro storico. La conosceva bene: nelle sue stanze aveva incontrato Ada, la ragazza che aveva sposato e purtroppo perso troppo presto in circostanze drammatiche. Ma le indagini gli rivelano che Ghitta non era la disponibile affittacamere che rammentava, essendosi arricchita trasformando la pensione in un albergo a ore e praticando aborti illegali. Forse la spiegazione della sua brutta fine va cercata in queste attività illecite, ma c’è dell’altro…

Marcello Veneziani:  editorialista de “La Verità” e “Panorama”,  ha dedicato all’Italia molte sue opere, articoli, mostre, convegni. Ha fondato e diretto riviste e scritto su varie testate. Tra i suoi ultimi saggi: “Anima e corpo” (Mondadori 2014), “Imperdonabili. Cento ritratti di maestri sconvenienti” (Marsilio 2017), “Nostalgia degli dei” (Marsilio 2019), “La cappa” (Marsilio 2021). Nel 2021, sempre per l’editore Marsilio, ha pubblicato il romanzo filosofico “La leggenda di Fiore”

.

Per comprendere da dove nasce e dove conduce l’attuale diffuso scontento, l’autore compie un viaggio nel malessere che ci corrode, ci fa sentire continuamente inappagati e così arricchisce la fabbrica dei desideri. Ne individua le radici in Occidente e in particolare in Italia, esplora i vari ambiti in cui si esprime, analizza errori e responsabilità di quanti, spingendo a immaginare sempre nuovi altrove che sollevano da ogni responsabilità, hanno finito per ignorare la realtà, che oggi però presenta il conto. Lo scontento è una fiamma che ci arde dentro, brucia e illumina, ci divora e ci fa vivi. “Il mondo si regge su chi accetta la sorte, ma cammina sulle gambe degli scontenti”.

Gino Bucci (l’Abruzzese fuori sede): Gino Bucci è un giovane abruzzese di Martinsicuro, timido e riservato . Mentre studiava per conseguire la laurea magistrale a Bologna (fuori sede appunto), gli è venuto in mente di creare una pagina di “abruzzesità” su Facebook. Gestisce la sua pagina con tale competenza e simpatia, usando un italiano misto al dialetto abruzzese, che è diventato un fenomeno da oltre duecentomila follower.

“Questo libro raccoglie 53 cose sull’Abruzzo, su questi anni, su tutto quello che mi è sempre piaciuto raccontare malamente. Sono ovviamente filastrocche in metrica agricola, non sono poesie, ‘nzia mai“. Così” l’Abruzzese furi sede”, Gino Bucci, descrive la sua prima fatica letteraria, un percorso tra toponomastica, gastronomia e tradizioni abruzzesi, un modo per descrivere la nostra regione nel suo tipico modo esilarante ed allo stesso tempo appassionato e documentato.

Cristina Dell’Acqua: è laureata in greco all’Università degli studi di Milano. Insegnante di Latino e Greco al Collegio S.Carlo di Milano è da sempre appassionata di sperimentazione didattica, con corsi di  ad Annapolis negli Stati Uniti. Ha già pubblicato per Mondadori libri divulgativi di mitologia e filosofia. Collabora con tv e giornali, tra cui La7 e Il Corriere della Sera.

L’autrice, come nei sui libri precedenti, ci porta nel territorio dei miti e della cultura dell’antica Grecia, ma con un occhio rivolto anche al presente. Cosa può insegnare Socrate, il “Tafano”, con la sua tensione morale, il suo dubbio metodico, la ricerca della verità a tutti i costi, a noi uomini moderni, persi in una corsa tecnologica e consumistica senza freni? La sua formula non scritta parte sicuramente dall’amore per le domande e dal coraggio per cercare di “diventare ciò che siamo” nella nostra intimità più profonda.

Luigi Leonardi:  (Napoli, 1974) ha gestito e fondato varie imprese nel settore dell’illuminazione. Dal 2015 al 2017 è stato testimone di giustizia dopo aver denunciato gravi reati estorsivi di matrice camorristica. Da diversi anni, vive sotto scorta. Incontra frequentemente i ragazzi delle scuole di tutta Italia, per sensibilizzarli rispetto al tema della lotta alle mafie. L’amministrazione di Montesilvano gli attribuirà un’onorificenza per il suo coraggio ed il suo prezioso esempio.

La storia di un uomo che si rivolta per difendere la sua dignità: contro la camorra che lo minaccia, la famiglia che lo rinnega, lo stato che lo equipara ad un pentito. Quale prezzo si paga per non accettare compromessi? Luigi Leonardi racconta la sua esperienza reale, permeata di dolore e paura, ma infine riscattata da un esemplare coraggio, in questo libro intensissimo, che percorre le varie tappe di un incubo ad occhi aperti, che potrebbe verificarsi, ed in effetti accade, a tanti imprenditori nei territori sottoposti al dominio della criminalità organizzata.